La pratica della mindfulness a scuola ha un grande valore educativo e offre numerosi benefici per migliorare il processo di apprendimento scolastico. La mindfulness trae le sue origini dal buddismo e dalla meditazione yoga. Praticarla aiuta a sviluppare consapevolezza dei propri pensieri, emozioni e sensazioni corporee e a riconoscere il disagio, la sofferenza e la rabbia per affrontarli con una buona padronanza di sé. È utile inoltre per il miglioramento delle relazioni con gli altri e per sviluppare la capacità di concentrazione. La mindfulness è sempre più utilizzata in psicoterapia come strumento per gestire lo stress, l’ansia, la depressione e i disturbi alimentari. Per questo il suo utilizzo si sta diffondendo sempre più anche in ambito scolastico.

Perché praticare la mindfulness?

Viviamo in un epoca che richiede uno stile di vita sempre più frenetico, fatta di tante cose “da fare” e che lascia poco spazio “all’essere”, a noi stessi. La mindfulness insegna a fermarsi e a concentrarsi sul momento presente per non perdersi nel ritmo sfrenato della nostra quotidianità. Oggi anche per i bambini è difficile fermare il flusso di stimoli costante per focalizzarsi sul presente. Molti trascorrono troppo tempo davanti ad uno schermo (non importa che si tratti di videogiochi, TV o smartphone), correndo così il rischio di sviluppare disturbi dell’attenzione o disturbi dell’apprendimento.

Cavalcare le onde con la mindfulness

Usando una metafora si potrebbe affermare che praticare la mindfulness è come imparare a cavalcare le onde del mare. Non si può impedire che ci siano le onde ma si può imparare a surfare. Tutti abbiamo dei problemi: la vita è fatta di continue prove, con momenti di tristezza, eventi stressanti, situazioni difficili da gestire. Gli esercizi di mindfulness ci insegnano ad essere presenti e a vivere consapevolmente tutte le circostanze della vita, senza cercare di reprimere le emozioni o i pensieri negativi e senza lasciarsi sopraffare da essi.

In questo modo la mindfulness ci aiuta a focalizzare la nostra attenzione e a vedere le “onde” per quello che sono, in modo da riuscire a prendere la decisione più giusta per noi in quel dato momento e agire di conseguenza. Per esempio se siamo infastiditi o arrabbiati gli esercizi ci aiutano a diventare consapevoli di ciò che stiamo provando. Quando si affronta uno stress emotivo si tende a perdere il controllo e ad agire senza pensare, per poi pentirsi per ciò che si è detto o fatto. La mindfulness ci insegna invece a riconoscere l’emozione, aiutandoci ad essere consapevoli del momento in cui la rabbia potrebbe diventare aggressività e impedire così che un’emozione negativa conduca al corrispondente comportamento o azione.

La mindfulness a scuola

Imparare ad essere mindful permette di scollegare il pilota automatico del fare per concentrarsi sul proprio modo di essere nel qui ed ora. A scuola, in classe, aiuta a creare un ambiente sereno e positivo sia per gli alunni che per gli insegnanti. Sviluppando la consapevolezza delle emozioni e delle relazioni, la mindfulness insegna a valorizzare gli eventi positivi e ad osservare e affrontare quelli negativi.

Studentessa pratica la mindfulness a scuola

I benefici della mindfulness per gli alunni

Insegnare la mindfulness a scuola aiuta i bambini a sviluppare una maggiore empatia e consapevolezza di se stessi, delle proprie emozioni e di quelle degli altri. La mindfulness insegna a vivere senza frenesia e a ridurre le occasioni di automatismo e di disattenzione, migliorando il benessere generale della classe.

In una scuola di Baltimora è stata introdotta la “Mindful Moment Room”, una stanza dove praticare esercizi di respirazione e tecniche di meditazione per calmarsi e ricentrarsi. Si è notato un miglioramento nella condotta generale, nelle prestazioni scolastiche e nelle relazioni tra gli studenti.

È stato dimostrato che praticare la mindfulness a scuola offre benefici sia a livello cognitivo che emotivo agli alunni:

  • Migliora la concentrazione, la creatività, le prestazioni.
  • Sviluppa l’autocontrollo e la gestione degli impulsi.
  • Infonde una sensazione di calma e tranquillità.
  • Incrementa l’autostima e la fiducia in stessi.
  • Stimola emozioni positive.
  • Riduce l’ansia da prestazione, lo stress correlato alle valutazioni e al rapporto con gli insegnanti.
  • Incrementa l’empatia.

Grazie alle tecniche della mindfulness impariamo che nei momenti di stress possiamo fare una pausa, aspettare, concederci un attimo di respiro per osservare ciò che proviamo, che pensiamo e che vorremmo fare. Diventare consapevoli della nostra impulsività ci aiuta a riflettere e decidere quale comportamento è più opportuno, dandoci così la possibilità di scegliere.


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I benefici della mindfulness per gli insegnanti

La pratica della mindfulness da parte del corpo docente aiuta ad affrontare lo stress dell’ambiente lavorativo migliorando così il benessere psicofisico e la qualità dell’insegnamento stesso.

Spesso l’ambiente di lavoro può essere fonte di stress o per via delle relazioni con i colleghi o a causa di situazioni difficili da gestire. La mindfulness migliora la capacità di gestire le proprie emozioni. Aiuta così il docente ad acquisire maggiore equilibrio, flessibilità e comprensione di sé e del proprio ruolo. La mindfulness è utile inoltre a comprendere le dinamiche della classe, quando per esempio ci si trova di fronte a situazioni di provocazione o di sfida da parte di un alunno con DOP o ADHD.

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